Sri Lanka Capitolo 4: La storia di Laura e Ollie che fuggono da Londra per inseguire un tramonto.

La pioggia in Sri Lanka non lascia scampo. Arriva all'improvviso, può durare 10 minuti o ore intere e cade in enormi goccioloni caldi. Gli abitanti locali camminano a piedi nudi ma non appena comincia a gocciolare si riparano subito sotto grossi ombrelli a spicchi arcobaleno. È in una di queste mattine piovose che ci mettiamo in macchina per recarci alla nostra prossima destinazione: Kandy. Il nostro hotel si trova (di nuovo!) in un remoto paesino sulla cima di una delle colline che circondano le Knuckles Mountains (si chiamano così perché sembrano le nocche di una mano).
Ci inerpichiamo per la stradina che ci porterà a destinazione, Prasad deve fermarsi diverse volte per chiedere indicazioni ai pochi passanti. Sulla destra dirupi scoscesi si alternano a ben più rassicuranti piantagioni di tè.
Arrivati ad un albero pieno di fiori arancioni ecco un cartello: Ashburnam Estate. Siamo arrivati!

L'hotel, o meglio la guest house, è una villa con circa 7 stanze che si affaccia su una piantagione. Sulla soglia una ragazza bionda che inizialmente ignoro pensando fosse una turista.
Ci viene incontro tenendo un grande ombrello e ci saluta: "Hi, I'm Laura".
Laura ci accompagna all'interno e ci fa accomodare su un morbido divano di fronte al caminetto. Mi sembra di essere in un altro mondo! Ghirlande e decorazioni natalizie, il fuoco acceso che profuma di inverno, librerie con titoli in inglese, menu del giorno che propone salad Nicoise e Tuna steak... dove siamo capitati?
Mentre Laura va a controllare la nostra camera, dalla cucina compare un ragazzo alto con capelli e barba rossicci. Si chiama Ollie ed è il fidanzato di Laura. "Siamo engaged ma non abbiamo ancora avuto tempo di sposarci" ci dice.

Sono affascinata da questi due ragazzi che gestiscono questo hotel così inglese nel mezzo della giungla in Sri Lanka. Mi affiorano alla mente moltissime domande: come sono capitati qui? Quando? Perché? Come è cambiata la loro vita? Sono felici?

Non devo nemmeno aprire bocca che Ollie si mette a raccontare:

"Siamo arrivati qui tre mesi fa. Lo so è da pazzi. Io avevo un lavoro come finance manager a Londra: orari infiniti, viaggiavo un sacco ma solo per lavoro e mai per piacere. Non vedevo mai Laura. La mia vita era solo lavoro. Ok guadagnavo bene, ma non avevo nemmeno il tempo di godermi quei soldi. E poi Londra...carissima, caotica, stancante. Per arrivare al lavoro dovevo trascorrere circa 4 ore al giorno sui mezzi pubblici. Laura faceva un lavoro davvero "cool": era produttrice di documentari sulla natura, sempre in luoghi lontani  ed esotici, anche lei viveva per lavorare. Un giorno ci guardammo in faccia e realizzammo una cosa: avevamo trent'anni e non eravamo felici.

Cominciammo a parlare seriamente di dare una svolta alla nostra vita ma non era semplice, gli orari e la routine ti riassorbono nel quotidiano e ti fanno sembrare normale e dovuto ciò che non lo è.

Poi un giorno ecco un segno, la sottile possibilità di una via di fuga. Un nostro amico ci disse che un suo conoscente cercava qualcuno per gestire una guest house vicino Kandy in Sri Lanka.
In Sri Lanka??? Dov'è? Non ci siamo mai stati...Digli di mandarci una foto.

Dopo poche ore ecco arrivare la fotografia: un tramonto, alberi, una balconata bianca e vasi di fiori. E poi il verde, tanto verde, giungla, montagne.

Tramonto ad Ashburnam Estate

Io e Laura ci guardammo (di nuovo) e decidemmo su due piedi: sembra bello! Andiamo!
Nei mesi successivi ci licenziammo, spiegammo la situazione ad amici e familiari e cominciammo a preparare la nostra partenza. A volte riguardavamo la foto di quel tramonto e non ci sembrava vero che da lì a poco quella sarebbe stata la nostra nuova casa.
Da quando siamo arrivati abbiamo colto ogni occasione per esplorare il paese e conoscere meglio la cultura...ci stiamo ambientando. Ci auguriamo di restare qui un po' più a lungo dei nostri predecessori che si sono fermati solo alcuni mesi, ma non abbiamo fatto progetti."

Che storia fantastica! Avrei mille altre domande per questi ragazzi...coraggio o pazzia?
Loro sembrano perfettamente a proprio agio tra i lavoratori locali, la giungla, i serpenti...rimuovono sanguisughe come se niente fosse dalle gambe degli ospiti malcapitati e cinque minuti dopo ti offrono delle mince pies (tortine natalizie inglesi) di Harrods!

Inevitabilmente mi viene da analizzare la mia vita, guardando il sole che scompare dietro le montagne. Persino la scimmietta che contempla l'orizzonte da un albero vicino mi sembra pensierosa... ma quello che mi frulla per la testa è materiale per un altro post.

Voi cosa ne pensate? Abbandonereste tutto per inseguire un tramonto? Raccontatemi!





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