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Visualizzazione dei post da 2016

Quello che ho desiderato essere...e non sono stata (finora).

Oggi, aprendo il computer e dando un'occhiata ai miei files, riflettevo su quanti progetti ho iniziato e mai finito. Su quanti ho rimuginato per giorni, e mai iniziato. Su quanti ho iniziato e continuato e sono...meh...! Su quanti ho iniziato e ho chiuso di mia spontanea volonta'. Su quel progetto che ho iniziato, finito nel migliore dei modi, investito speranze e che poi e' sparito senza lasciare traccia. Quindi ho deciso di fare una lista di tutte le Cristine che ho desiderato essere, anche solo per qualche ora (giuro!) e non sono stata (per ora!). Premetto che, anche se non sono stata nessuna di queste cose, sono tante altre cose che mi rendono felice... soprattutto sono un buon essere umano e credo che questo sia importante :) In no particular order: - Cristina ballerina - Cristina diplomatica - Cristina che lavora nel mondo della moda - Cristina che apre una libreria - Cristina ceramista - Cristina violinista - Cristina decoratrice d'interni - Cri

Da barista a… Come ho trovato un “vero lavoro” in UK

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***Questo post e' apparso per la prima volta sul sito Amiche di Fuso *** Quando sette anni fa arrivai in UK senza conoscenze e senza prospettive decisi di sfruttare al massimo l’opinione che gli stranieri hanno di noi italiani: siamo simpatici e sappiamo fare un buon caffè. Stampati una cinquantina di Curricula mi aggirai per le strade di Durham entrando in ogni negozio o ristorante e chiedendo se avessero bisogno di personale. Tra qualche no e qualche curriculum accettato con fare di cortesia le giornate trascorsero senza alcun risultato. Decisi quindi di recarmi al  job centre  dove, fatto un breve colloquio, mi venne data una lista di lavori per cui applicare. Tra questi, uno in particolare catturò la mia attenzione: cercavano baristi per il Caffè dell’Università. Inviato il curriculum e la  cover letter  (spesso e volentieri più importante del curriculum stesso!) ricevetti dopo qualche giorno un invito per il colloquio. Ero un po’ spaventata dalla prospettiva di non c

Comprare casa in UK: la mia esperienza.

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Dopo 7 anni di espatrio abbiamo deciso: è giunto il momento di comprare casa! La decisione è nata dal fatto che da quando ci siamo spostati a Swansea abbiamo dovuto affrontare una realtà di affitti molto più alti, case disponibili non adeguate alle nostre esigenze, vicini rumorosi ... Vi parlo un po' delle tappe che abbiamo seguito, la procedura per noi è stata molto veloce rispetto allo standard in quanto un nostro amico che lavora come agente immobiliare ci ha messo in contatto con un team favoloso (avvocato, surveyor, mortgage advisor...). Partiamo proprio dal mutuo , il MORTGAGE. Il primo passo per comprare casa è proprio quello di decidere quanto si può spendere. Ogni agenzia immobiliare in UK si serve di independent mortgage advisors che offrono un servizio di consulenza gratuito (si paga solo se e quando si decide di aprire un mutuo da loro suggerito). Noi abbiamo consultato sia due mortgage advisors che la nostra banca e abbiamo anche fatto varie ricerche su internet.

Il vicino è mio nemico...

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...non lo posso sopportare! Vi ricordate questa canzone ?  Beh a me è suonata nella testa più di una volta in questi due anni di vicinato forzato con studenti universitari. Swansea ospita due ottime Università che ogni anno attraggono più di 20.000 studenti. Molti studenti vivono nelle residenze universitarie, ma molti altri trovano alloggio condiviso nelle zone centrali della città più vicine agli Atenei. La strada in cui abbiamo trovato casa si trova in un'area molto tranquilla, centrale e circondata da verde , si affaccia su una delle strade più "costose" di Swansea ed è abitata in maggioranza da famiglie e pensionati. Il costo del nostro affitto riflette tutto ciò (spendiamo circa 200 sterline in più al mese rispetto a quanto pagavamo a Durham), ma abbiamo preferito spendere di più per avere una sistemazione adeguata in una zona pulita, sicura e soprattutto con un padrone di casa che ci permettesse di tenere la nostra gatta!! Ecco la gattaccia! Dopo qual

Oggi nevicava col sole ed io ero un po' triste, un po' felice e un po' in ansia. (Italian and English)

*****ENGLISH BELOW***** "Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio… ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato." - Haruki Murakami Oggi ha nevicato col sole e mai tempo più adatto avrebbe potuto riflettere il mio stato d'animo. Per spiegarmi meglio devo presentarvi una persona: si chiama Maggie ed e' una di quelle persone che non possono non toccare la tua vita senza lasciarti una scossa elettrica. Una posh disruptor (che tradurrei con: sofisticata combinaguai!), che dice sempre le cose come stanno e può passare da affettuosa a temibile nel giro di pochi secondi. Maggie andrà in pensione da domani. O meglio...lei dice che andrà in pensione ma io non ci credo. Non ci credo perché lei lavora segretamente, sotto la superficie. No no, niente di illegale! Maggie lavora

Sri Lanka Capitolo 5: Colombo, Mr. Mark e la storia del Grand Oriental Hotel

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Siamo giunti all'ultimo giorno della nostra permanenza in questo meraviglioso paese. Il programma della giornata prevede una camminata guidata di Colombo. Peccato che piova a dirotto, siamo reduci da circa 6 ore di macchina e molto stanchi. Entrando a Colombo le strade sono praticamente dei fiumi, la gente si fa strada tra diverse pozzanghere con i loro ombrelli arcobaleno e la macchina avanza a fatica nel traffico cittadino. Arrivati in hotel siamo esausti (e meno male che le vacanze sono fatte per riposarsi!) e desiderosi di una doccia e un riposino. Prasad dice che piove troppo e probabilmente il tour verrà cancellato, noi non protestiamo troppo, d'altronde la pioggia non sembra intenzionata a darci tregua. Salutiamo Prasad e ci diamo appuntamento per la mattina dopo, quando ci accompagnerà in aeroporto per il nostro volo con destinazione Maldive. Grazie al cielo abbiamo prenotato una settimana di dolce far niente! Passano nemmeno dieci minuti che qualcuno bussa alla porta

Sri Lanka Capitolo 4: La storia di Laura e Ollie che fuggono da Londra per inseguire un tramonto.

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La pioggia in Sri Lanka non lascia scampo. Arriva all'improvviso, può durare 10 minuti o ore intere e cade in enormi goccioloni caldi. Gli abitanti locali camminano a piedi nudi ma non appena comincia a gocciolare si riparano subito sotto grossi ombrelli a spicchi arcobaleno. È in una di queste mattine piovose che ci mettiamo in macchina per recarci alla nostra prossima destinazione: Kandy. Il nostro hotel si trova (di nuovo!) in un remoto paesino sulla cima di una delle colline che circondano le Knuckles Mountains (si chiamano così perché sembrano le nocche di una mano). Ci inerpichiamo per la stradina che ci porterà a destinazione, Prasad deve fermarsi diverse volte per chiedere indicazioni ai pochi passanti. Sulla destra dirupi scoscesi si alternano a ben più rassicuranti piantagioni di tè. Arrivati ad un albero pieno di fiori arancioni ecco un cartello: Ashburnam Estate. Siamo arrivati! L'hotel, o meglio la guest house, è una villa con circa 7 stanze che si affaccia su

Sri Lanka Capitolo 3: Pavan che vuole essere un re

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La scalata di Sigirya deve cominciare la mattina molto presto per varie ragioni. Primo: il caldo. La salita e' lunga, ci vogliono 1202 gradini per arrivare alla cima. Evitare le ore centrali della giornata è consigliabile. Secondo: la folla. La fila per raggiungere la famosa "bocca del leone", quasi in cima al monte, diventa lunghissima già dalle 10 del mattino. Parliamo di anche 4 ore di attesa. Sconsiglio questa gita a chiunque soffra di vertigini...anzi no, resistete e andateci lo stesso perché è troppo bello!! Grazie al nostro espertissimo Prasad noi arriviamo già alle 8, l'aria e' ancora fresca e la giornata nuvolosa. "Dov'e' Pavan, chiamate Pavan!" si mette a gridare dal finestrino dell'auto, dopodiché salta fuori con l'agilità di una gazzella e corre, superando la coda, per comprarci i biglietti. Nel frattempo Pavan, che ci accompagnerà fino in cima spiegandoci la storia del luogo, ci raggiunge e ci saluta. E' un

Sri Lanka Capitolo 2 - l'avventura continua

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Questa puntata necessita di due premesse. Premessa 1: Non sono una persona particolarmente avventurosa. Amo la natura, ma non amo gli insetti e tutto ciò che striscia o salta. Esempio della mia paranoia: durante la nostra prima notte in Sri Lanka una minuscola rana ha deciso di soggiornare vicino alla testata del letto e non sono riuscita a dormire finché non l'abbiamo catturata e liberata fuori dalla stanza. Premessa 2: Prima di partire abbiamo fatto un sacco di vaccinazioni perché ci hanno convinti a farne anche alcune facoltative tipo la rabbia e l' encefalite giapponese. Fino a questo momento pensavo di aver speso un sacco di soldi per nulla perché molti degli scenari descritti nel questionario mi sembravano irrilevanti per noi. Beh, ho cambiato idea. Ma cominciamo il racconto... Il programma del secondo giorno prevede giro in bicicletta nelle campagne circostanti la mattina e pesca nel fiume il pomeriggio (attività "organizzate" dall'hotel). Ad acco

Il nostro viaggio di nozze: Sri Lanka - Capitolo 1

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Ayubowan! (Lunga vita) L'hostess di Sri Lankan Airlines ci saluta con le mani giunte e ci mostra il nostro posto. È elegantissima con il suo sari blu decorato con una fantasia di piume di pavone, uno degli animali simbolo dello Sri Lanka. Il mio vicino di posto è un monaco Buddhista, sorridente e avvolto nell' abito color ocra. Basta poco e già mi sento immersa in questa nuova, esotica cultura. Atterrati a Colombo, Prasad, la nostra guida, ci accoglie con delle profumatissime ghirlande di Pomelie (Frangipani), salutiamo il nostro amico monaco Buddhista (il quale nel frattempo ci aveva presentato pure sua madre) e saliamo in macchina, ansiosi di cominciare questa fantastica avventura. Appena atterrati, con le ghirlande di Pomelia Dal finestrino scorrono immagini coloratissime e caotiche ma quello che ci colpisce di più è la quantità di icone religiose di ogni tipo: enormi Gesù stile Las Vegas si alternano a statue dorate del Buddha e a divinità Induiste. Tutti, a pres