Il nostro viaggio di nozze: Sri Lanka - Capitolo 1

Ayubowan! (Lunga vita)

L'hostess di Sri Lankan Airlines ci saluta con le mani giunte e ci mostra il nostro posto. È elegantissima con il suo sari blu decorato con una fantasia di piume di pavone, uno degli animali simbolo dello Sri Lanka. Il mio vicino di posto è un monaco Buddhista, sorridente e avvolto nell' abito color ocra. Basta poco e già mi sento immersa in questa nuova, esotica cultura.

Atterrati a Colombo, Prasad, la nostra guida, ci accoglie con delle profumatissime ghirlande di Pomelie (Frangipani), salutiamo il nostro amico monaco Buddhista (il quale nel frattempo ci aveva presentato pure sua madre) e saliamo in macchina, ansiosi di cominciare questa fantastica avventura.

Appena atterrati, con le ghirlande di Pomelia

Dal finestrino scorrono immagini coloratissime e caotiche ma quello che ci colpisce di più è la quantità di icone religiose di ogni tipo: enormi Gesù stile Las Vegas si alternano a statue dorate del Buddha e a divinità Induiste. Tutti, a prescindere dalla religione, sembrano celebrare il Natale, e gli abeti (finti!!) decorati e illuminati sono ovunque!

La nostra prima tappa è Chilaw, a due ore da Colombo, nel mezzo della campagna. Per arrivare in hotel guidiamo per 20 minuti su una stradina di terra rossa, piena di buche, che costeggia piantagioni di alberi di teak e fattorie.

Il terreno color terracotta mi fa immediatamente notare quanto lo Sri Lanka sia verde, di una tonalità che non avevo mai visto, rigogliosa e lucidata dalla pioggia. Camminando, si incontrano alberi e piante di ogni tipo, farfalle, libellule, cani, mucche... ma anche enormi nidi di termiti, formiche rosse, ragni... nessun serpente in vista al momento per fortuna!

Piscina con nido di termiti sullo sfondo

Ospite nel nostro hotel è anche una famiglia originaria di Colombo: genitori, nonni e figlia adolescente che si è già buttata in piscina. Sembrano davvero simpatici e ci invitano ad unirci al loro tavolo per bere qualcosa insieme. Si sono portati una quantità incredibile di alcohol da casa in quanto siamo nei giorni di Poya (luna piena), durante i quali è proibito vendere alcohol, per cui hanno pensato bene di fare scorta! Ad accompagnarli anche la cagnolina Ellie col pelo da pubblicità Pantene, che contrasta con i cagnetti magri e pieni di pulci che si incontrano per strada. Questa famiglia sembra decisamente molto moderna e "cittadina", ci prendono anche un po' in giro perchè beviamo poco...ma sono solo le 4 del pomeriggio!

Tutti, nonno compreso, parlano un ottimo inglese quindi cominciamo a conversare piacevolmente. Il padre, un uomo alto dalla carnagione non molto scura e i lineamenti marcati, ci racconta di aver studiato e lavorato a Londra per molti anni, per poi ritrasferirsi a Colombo. Incuriosita gli chiedo: "Com'è la vita a Colombo rispetto alla vita a Londra?" E lui mi risponde: "Easier! La vita è più semplice a Colombo, molto lenta e rilassata." Dopodiché si mette a discutere di politica estera Americana con Luca... e lì il mio cervello si disconnette e comincia a fantasticare su come potrebbe essere la vita a Colombo.

Ancora non sapevo che il giorno dopo avrei invece avuto un assaggio della vita da pescatore... e non mi sarebbe piaciuto per niente!

Continua...






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