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Visualizzazione dei post da 2019

Problemi da multipotenziale

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Dello studio del greco antico al liceo mi è rimasto un ricordo in particolare. Aprendo l'Odissea per la prima volta, Omero descrive Ulisse come "polytropon", uomo dal multiforme ingegno. Ricordo benissimo come questa descrizione risuono' in me in maniera particolare. La trovai una parola bellissima, che finalmente descriveva come mi sentivo.  Ho sempre avuto interessi svariati e contrastanti, trovo difficile concentrarmi su una cosa soltanto e, quando mi appassiono a qualcosa di nuovo mi ci dedico con tutta me stessa, poi dopo qualche settimana, mese o anno mi annoio e smetto. Il ciclo ricomincia puntualmente d'accapo, trovo un nuovo interesse e cosi' via. Insomma, non mi sono mai "specializzata" in nulla. Non ho mai saputo rispondere alla domanda "cosa vuoi fare da grande" o "cosa ti interessa veramente". Vi faccio un esempio: da piccola studiavo danza classica, poi ho voluto smettere e ho provato ginnastica artisti

Reinventarsi: identità ed espatrio

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Photo by  Stefan C. Asafti  on  Unsplash Trapiantare la propria vita in un nuovo paese significa spesso doversi reinventare da zero. Avere davanti una tela bianca su cui cominciare a dipingere una nuova realtà può essere davvero emozionante, una opportunità da non perdere e da sfruttare al meglio. Per alcuni, potrebbe rivelarsi davvero difficoltoso, per altri costituisce invece una fonte di energia e di spinta creativa. In un nuovo paese, nessuno conosce il tuo passato, le tue abilità, le doti e caratteristiche che ti contraddistinguono e rendono unico. Reinventarsi, a volte significa rinunciare ad identità precedenti, che avevano molta più importanza nella nostra vita di quanto vogliamo riconoscere. Cambiare pelle può rivelare i nostri punti di forza, ma può anche lasciarci con delle ferite inaspettate. Io ho attraversato entrambe le fasi. Appena arrivata in UK, spinta dalla necessità di sopravvivere e trovare un lavoro non ho pensato a cosa avrei davvero voluto fare

No such thing as a dream job.

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What?? But I love my job, it's my vocation, it's fun, I feel like I am not working... There is no such thing, and here's why. For the majority of people, the ideal of a "dream job" is an elusive pursuit. This eternal quest for perfection means that things never feel quite the way we pictured them. Even after smashing that interview and getting that "awesome" job, we soon start to feel inadequate and we kick ourselves because we haven't found our "true calling" and we are wasting life away working 9-5 in an office. Truth is that few are the ones who have a true calling and devote their lives to their passion. Even then, I don't believe these people end up living a stress free, blissful existence.  What is the price that they are paying? Are you willing to pay that price to obtain what they have got? If the answer is yes: great, you are on the right path and you have work to do! "One-half of knowing what you want is know