Settimo anno da expat. Tempo di bilanci!

Capita anche a voi di avere i pensieri migliori e peggiori allo stesso tempo quando vi fate la doccia? Se poi avete i capelli lunghi come me tali pensieri proseguono e si sviluppano ulteriormente durante la laboriosa asciugatura delle chiome.
Bene. Oggi, effettuando le suddette operazioni, ho realizzato che sono appena entrata nel settimo anno di vita lontana dal mio paese ed e' ora di fare un bilancio generale.

Nel 2009 infatti mi sono trasferita in UK con il mio allora fidanzato e ora marito. Non sapevamo cosa aspettarci, stavamo insieme da solo un anno ma eravamo giovani e spensierati e non ci abbiamo riflettuto più di tanto... 
Da allora molte cose sono accadute, e magari nei prossimi giorni vi scriverò delle nostre avventure pre e post Regno Unito, ma per il momento voglio solo tirare un po' di somme.

Una delle prime foto scattate in UK, retro della nostra casa.


Il Regno Unito mi ha dato tanto in termini di lavoro, esperienza, indipendenza economica. Arrivata con il mio curriculum europeo (che come ho poi scoperto qui odiano) e pochissima esperienza ho incontrato persone che mi hanno dato fiducia, che assumevano per attitude, not skills e ciò mi ha reso economicamente indipendente nel giro di qualche mese. Mi ha anche permesso di reinventarmi cambiando carriera, prospettiva che mi e' sempre sembrata un lusso di pochi (leggi la storia qui).

Il Regno Unito mi ha anche dato tante conoscenze, ma poche amicizie. Persone provenienti da tutto il mondo si incrociano e si separano con velocità disarmante. Ogni anno nuovi incontri e nuovi amici. Pochissimi restano e diventano speciali, posso contarli sulle dita di una mano.

Il mare del Nord


Il Regno Unito mi ha tolto la paura della burocrazia. L'avrete già sentito dire, ma qui e' tutto semplice. Le regole sono spiegate chiaramente, le procedure da seguire per ottenere documenti o rimborsi sono facili e veloci. Un esempio? Per qualche mese ho pagato troppe tasse sulla mia busta paga. Io non lo sapevo nemmeno...mi è arrivato un rimborso a casa con la spiegazione dell'errore e le scuse dell'agenzia delle entrate. Oppure: convertire la patente? Tutto fatto nel giro di due settimane.

Il Regno Unito mi ha tolto anche la vita sociale "all'Italiana". Qui l'aperitivo non esiste, con gli amici ci si ritrova presto e si torna a casa presto. Specialmente per chi come me non ama bere e andare in discoteca le alternative sono davvero poche (a meno di non trovarsi a Londra o simili) e il tempo non consente di stare all'aperto per la maggior parte dell'anno. 

Ora ci troviamo in Galles, ma questa è un'altra storia!


Insomma: un bilancio...bilanciato! Posso dirmi soddisfatta su alcuni aspetti e meno su altri. Vedremo cosa il futuro porterà! Vi racconterò presto in dettaglio i diversi luoghi in cui ho vissuto e i pro e i contro del vivere in UK.

Voi vi trasferireste mai qui? E se l'avete fatto come vi trovate? Fatemi sapere!

A prestissimo,

Cristina

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